Cripta

Ora récati nella Cripta per venerare le reliquie dei santi Apostoli Filippo e Giacomo il Minore. Scendendo per una doppia scala di marmo policromo a ferro di cavallo, opera di Luca Carimini come tutto il complesso (seconda metà del sec. XIX, troverai una ampia zona semicircolare, che immette in una piccola cappella. Oltre la grata, vedrai un sarcofago marmoreo, dove sono riposte le reliquie (alcune ossa) dei due santi apostoli, ritrovate durante gli scavi nel 1873 in corrispondenza al luogo sottostante l’altare maggiore e solennemente intronizzate il 1° maggio 1879, a conclusione della cripta, riconosciute autentiche da studiosi e periti dell’epoca.

A questo punto è bene che ti soffermi un po’ in attenta riflessione e in preghiera, perchè è cosa assai rara incontrare reliquie così insigni.

Riprendendo poi la visita del complesso, tutto dipinto a tempera con figure, simboli e iscrizioni copiate dai primitivi cimiteri catacombali, troverai a sinistra un cubicolo a croce greca con un elegante monumento del Bregno (1477) a Raffaele Della Rovere, fratello di Sisto IV e padre di Giulio II, e un grande sarcofago paleocristiano contenente le spoglie di Alessandro Riario.

Dalla parte opposta, la Cripta si estende sotto la navata centrale della Basilica. Nello spazio più ampio, su una grande pietra verde di forma ovale, si erge un altare. Al centro, il “pozzetto” dei Martiri, dove papa Stefano VI depose nell’anno 886 numerose reliquie, trasferendole dai primitivi cimiteri cristiani.